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  Brunone della famiglia alsaziana 
  dei conti di Egisheim-Dagsburg, nato intorno al 1002 e già vescovo di Toul fu 
  nominato papa, rispettando così anche i voleri imperiali il 12 febbraio 1049, 
  con il nome di Leone IX, dopo una vacatio al soglio durata oltre sei 
  mesi.Al suo arrivo a Roma, iI vescovo di Toul fu accolto fin dall’inizio 
  come un santo da una processione di popolo che lo ricevette a porta 
  Latina.
 L’ operato di 
  Leone IX fu subito improntato alla riforma ed al risanamento morale della 
  Chiesa con un concilio tenuto a Roma dopo solo due settimane dalla sua 
  consacrazione e durante il quale rinnovò le abiure di Clemente II nei 
  confronti della simonia e del nepotismo, nonché contro i concubinati 
  clericali. Per la riforma ecclesiastica e della Chiesa chiamò a sé le persone 
  più integerrime e dotte dal punto di vista teologale quali Ildebrando di Soana 
  (vero artefice della riforma stessa), già monaco a Cluny o cluniacense , il 
  quale fu nominato suddiacono ed al quale fu affidata l’amministrazione della 
  basilica di San Paolo. Ma anche il monaco Umberto di Moyenmontier già suo 
  compagno di viaggio fino a Roma ed in seguito suo ambasciatore, l’ arcidiacono 
  Federico di Lorena in qualità di bibliotecario, l’ abate Ugo Candido ed ancora 
  l’abate Ugo di Cluny, l’arcivescovo Alinardo di Lione e Pier Damiani priore di 
  Fonte Avellana vicino a Gubbio. Dopo aver deposto 
  una miriade di vescovi e prelati che avevano in qualche modo tenuto 
  comportamenti poco consoni ai decreti conciliari, Leone IX visitò il Nord 
  Italia , la Germania ed infine la Francia, convocando di volta in volta i concili
    di Pavia, Colonia, Reims e Magonza , confermando i decreti del 
  concilio romano. A Colonia pronunciò l’anatema contro Goffredo di Lorena e 
  Balduino, principi ribelli all’imperatore Enrico III.
 Nell’aprile del 
  1050 in un nuovo concilio di Roma , fu ripresa la scomunica del canonico 
  Berengario di Tours, la quale eresia sconfessava la presenza di Cristo nell’ 
  eucaristia. Un’ altra spinosa questione affrontata da Leone IX fu l’accuirsi 
  dello scisma tra oriente ed occidente quando Michele Cerulario, patriarca di 
  Costantinopoli accusò di eresia la Chiesa romana facendo chiudere tutte le 
  chiese e le rappresentanze latine.
 Ma se sul fronte delle riforme attorno a lui si 
  creò un alone di santità, sul campo temporale la sua aurea fu piuttosto 
  scalfita quando il 18 giugno del 1053 per difendere Benevento, città 
  pontificia in virtù della donazione fatta da Enrico III, dalle scorrerie 
  normanne , per non aver voluto trattare, l’ esercito di Leone IX fu sconfitto 
  a Civitate a sud del Gargano dall’ esercito di Riccardo di Aversa e di Roberto 
  il Guiscardo.
 
 Il pontefice sconfitto fu imprigionato e liberato solo il 12 marzo del 
  1054, ormai ammalato e deluso si fa trasportare in laterano dove arriva il 3 
  aprile e dove il 19 aprile muore.
 Seppure la sua 
  fama santità fu leggermente offuscata per aver brandito la spada contro fedeli 
  cristiani, sulla sua tomba si perpetrarono numerose guarigioni finchè nel 
  1087, papa Vittore III decise di dargli una più degna sepoltura facendo 
  trasferire la salma in San Pietro.San Leone IX è stato proclamato patrono di 
  Benevento nel 1762 ed il Martirologio lo festeggia il 19 
  aprile.
  
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