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GREGORIO V, sassone (996-999)

Nato in Sassonia , figlio di Ottone duca di Carinzia (attuale provincia austriaca) e marchese di Verona .
La Sassonia é una regione pianora molto vasta della Germania, compresa tra il corso inferiore del fiume Elba e quello medio-inferiore del fiume Reno
Egli fu cugino di primo grado dello stesso Ottone III, e battezzato con il nome di Brunone e nominato papa , quand'era ancora un giovane sacerdote, dallo stesso stesso Ottone III (ancora in soggezione alla madre Teofila), all'età di soli 24.
La consacrazione avvenne il 3 maggio 996, accompagnato dal vescovo di Worms e dall' arcivescovo di Magonza ( ambedue città teutoniche della Renania-Palatinato) e da gran parte dell'esercito germanico, guidate dalla stessa Teofila in vece di suo figlio Ottone III.
Il primo atto di Gregorio V fu quello di convocare un concilio, con il pricipuo scopo di vendicare l' impero in conseguenza alla cacciata del suo predecessore, ovvero una sorta di tribunale dell'"inquisizione... ante litteram", ma la nobiltà romana seppe difendersi bene argomentando le proprie decisioni e scelte, tant'è che nessuno fu condannato, anzi furono applicati dei veri e propri atti di clemenza, sia per volontà imperiale che dello stesso pontefice.
Ma nonostante la clemenza papale ed imperiale, la nobiltà romana si organizzò per una congiura subito dopo la partenza dell'esercito germanico ed il suo imperatore.
La rivolta fu capitanata da Giovanni Crescenzio e scoppiò il 29 settembre dello stesso anno che accusò apertamente il pontefice di corruzione e di dispotismo.
Gregorio V fu costretto alla fuga trovando rifugio a Pavia, dove convocò un concilio (997) prefiggendosi lo scopo di rafforzare la struttura clericale tedesca in antitesi con quella romana.
Il concilio di Pavia decretò comunque la scomunica di Giovanni Crescenzio e la riaffermazione delle decisioni " decretali isidoriane e pseudosidoriane " (da santo Isidoro di Siviglia- 560-636 - ... dottore della Chiesa ... autore di opere eccelse tra le quali spicca un' opera enciclopedica definita Etymologiae il quale tratta l'argomento d'interesse al libro VI, VII e VIII della stessa opera).

Nel frattempo Giovanni Crescenzio si fece nominare patricius dalla propria fazione e insediatosi a Castel Sant'Angelo ne rafforzò le fortificazioni, facendo eleggere , nel contempo, l'antipapa Giovanni XVI (calabrese di nascita e battezzato Giovanni della famiglia Filagato) già vescovo di Piacenza ed ex favorito di Teofane, correva l 'aprile del 997.
L'esercito di Ottone III, per lavare il " sacrilegio" si presentò a Roma nel febbraio del 998 e trovò la città completamente abbandonata, con le porte aperte e con solo Castel Sant'Angelo disposto a dar battaglia.
Scovato nelle campagne laziali, a Giovanni XVI, furono mozzati naso lingua, orecchie e strappati gli occhi.
Con il viso così deturpato, avvolto nei panni pontifici fu montato a rovescio sul dorso di un asino e portato in giro per la città, quindi il corpo fu amputato delle membra ed infine avvolto in una pelle di vacca fu posto alla gogna finchè morte non sopravvenne.
Giovanni Crescenzio fu catturato dal marchese Eckaard di Maissen all'interno della fortezza espugnata il 29 aprile 998, fu decapitato su di un merlo dello stesso castello ed il suo corpo gettato dalle mura per poi essere appeso ad una sorta di forca.
Fallito il tentativo di spostare ancora una volta le alleanze verso Costantinopoli ed il suo patriarca, la popolazione subì ritorsioni di ogni tipo, tanto da far pensare che la morte di Gregorio V avvenuta all'età di soli 27 anni, non sia stato un caso fortuito.
Gregorio V morì il 18 febbraio del 999 e fu sepolto in San Pietro.

Il califfato di Bagdad era più che mai nelle mani di Ahmad al-Qadir conio ispanico

Genova

Nel 958 il re Berengario II° riconobbe ufficialmente l'autonomia e l'indipendenza di Genova che nel 970 organizzò la spedizione punitiva contro la base dei saraceni che era a Frassineto (l'attuale golfo di Saint Tropez). Essi vennero distrutti e venne dato a Genova una specie di "mandato internazionale" affinché con la sua flotta funzionasse da "polizia marittima". Intanto il potere vescovile subentra a quello imperiale e sarà promotore della nascita delle "Compagne", libere associazioni di cittadini di tutti i ceti sociali per scopi commerciali e difesa militare. Le "Compagne" dei vari rioni costituiscono poi la "Compagna Comunis" che diventerà poi "il Comune" di Genova e poi successivamente la Repubblica di Genova.

 

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