| La storia di
    Formoso iniziò ad essere scritta attraverso almeno i precedenti quattro
    pontificati ed altrettante alterne vicissitudini. Iniziò da Nicolò I Magno
    ed il partito partito contrapposto imperial-filo-germanico. Nato intorno
    all' anno 816 egli fu consacrato il 6 ottobre 891. Amico di Guido duca di
    Spoleto, scomunicato da Giovanni VIII fu pienamente riabilitato da Marino I.
    Probabilmente la sua iniziazione ecclesiastica dovette necessariamente
    essere iniziata in età prepuberale per essere stato presule e vescovo a metà
    degli anni 800.Le guerre non finirono mai di essere esercitate nemmeno sotto il suo
    pontificato che vide la "spada" in Arnolfo di Germania"
    congiunta a quella di Berengario del Friuli contrapposte a Guido di Spoleto
    che pur essendo stato filo germanico rivendicò il suo diritto al regno
    italico.
 Papa Formoso, uomo comunque di grande tenacia e soprattutto bramoso di avere
    un braccio armato in prossimità di Roma non tardò a far rivalere le sue
    pretese e nelll'aprile dell'anno 892 (probabilmente in coincidenza con la
    Pasqua), a Ravenna incoronò imperatore Guido di Spoleto ( a sua volta
    pluriscomunicato e pluririabilitato) con l'aggiunta dell'incoronazione ipso
    facto del figlio Lamberto successore diretto in pectore dell' "impero
    italico" e del ducato di Spoleto, in maniera tale da poter garantire un
    futuro di protezione militare a Roma.
 Ma Formoso toccò ben presto con mano che il passaggio dall' ex impero
    carolingio alla dinastia spoletana risultò esattamente una caduta dalla
    padella alla brace.
 
 Guido e suo figlio Lamberto, con la più totale irriconoscenza, iniziarono
    le loro scorrerie attraverso tutti i territori di "San Pietro",
    così come venivano definite le terre in lascito al pontefice.
 Ma, Formoso forte comunque della propria fedeltà ed alleanza con l'impero
    germanico non tardò a chiedere aiuto ad Arnolfo il quale si presentò con
    il proprio esercito a Pavia e a Milano, sottomettendo tutto e tutti, ad
    iniziare dai ducati appunto di Pavia, Milano e tutti i toscani che divennero
    vassalli .
 
 La dimostrazione di forza funzionò fino ad intimorire i duchi di Spoleto e
    fino a che per Guido "morte non sopravvenne" alla fine del 893 e
    fino a quando il figlio diciottenne Lamberto non risollevò la testa.
 
 Tutto fu messo ulteriormente in discussione, le varie fazioni italiane si
    rimisero in fermento fino al nuovo sopraggiungere di Arnolfo calatosi dalle
    Alpi con il più grande esercito "mai visto".
 
 Eserciti contro eserciti e guerre su guerre portarono alla fine ad un
    dissipamento totale di intere fortune. Lamberto finì con l'essere rinnegato
    durante l'assedio di Spoleto ed il pontefice ad incontrare l'imperatore
    Arnolfo a Ponte Milvio.
 
 Un nuovo capovolgimento di fronte si verificò pochi giorni dopo quando
    Arnolfo intento a marciare su Spoleto fu colpito da paralisi e costretto al
    ritiro per la grave malattia.
 
 Lo spoletano e Roma rimasero nuovamente in balia di Lamberto e soprattutto
    di sua madre Ageltrude, i quali non tardarono a ripresentarsi alle porte di
    Roma .
 Gli spoletani fomentarono una nuova serie di tumulti ed il pontefice finì
    per essere avvelenato.
 Papa Formoso morì il 4 aprile dell'anno 896 fu sepolto nei giardini
    vaticani per circa 9 mesi dopodichè il corpo fu riesumato per essere
    sottoposto ad un macabro processo noto come <<IL SINODO DEL
    CADAVERE>>, sotto il pontificato del suo pro successore Stefano VI.
    Alla fine del processo per ignominia le spoglie furono gettate nel Tevere,
    qualcuno scrisse :
 
 << Nell'anno 897 d.c. venne celebrato a Roma il processo contro Papa
    Formoso. Un processo con tutti i crismi. Furono presenti il pubblico
    ministero, l'avvocato difensore, i piu' alti magistrati, addirittura il Papa
    e l'Augusto Imperatore, e naturalmente il popolo romano. L'unica stranezza,
    se cosi' si puo' dire, fu dovuta al fatto che l'imputato, benche' presente e
    addobbato con gli abiti papali, era gia' morto da un pezzo, cosicche' si
    stava processando la sua mummia, tolta dalla cripta in cui riposava ormai da
    nove mesi. L'imputato non rispose ad alcuna domanda, e questo fu considerato
    piu' che sufficiente per condannarlo. La condanna venne eseguita
    all'istante. Al morto furono strappati gli abiti papali e trascinato fuori
    dal tribunale venne gettato nel Tevere dalla folla festante. Questo a Roma,
    in quella citta', ormai imbarbarita, che fu la culla del diritto universale.
    >> ma al di là degli immediati fervori, la memoria di papa Formoso fu
    riabilitata con il sinodo ravennate e romano dell'anno 898 perchè pontefice
    dotto e fiero.
 
 A Venezia in contrapposizione oppure in alleanza con tutte le altre realtà
    governò la propria città, gli interessi della stessa e quelli del popolo
    veneziano il doge Pietro Tribuno (888-912). - vedi cronologia -
 
 Il califfato di Bagdad fu retto dai califfi Ahmad al-Mutamid ( 870-892) e
    Ahmad al-Mutadid (892-902), califfi che riuscirono a mantenere prima di essi
    stessi le promesse di Mohamed (Maometto) attraverso l'evangelizzazione
    armata.
 Le avanzate arabe furono incontenibili sin dal 732.
 Un punto cardine fu segnato dalla vittoria degli arabi ommayedi sul mondo
    medievale europeo dopo la battaglia di Poitiers durante la quale furono
    sconfitti i franchi di Carlo Martello, e dopo la quale gli stessi franchi
    furono costretti a ripiegare oltre i Pirenei, abbandonando di conseguenza le
    città spagnole di Cordoba e Siviglia.
 
 Dal punto di vista matematico, architettonico e fisico, il dominio degli
    Ommayedi (*) riproporrà comunque tutti gli aspetti dimenticati delle
    architetture dei templi egizi, passando attraverso le civiltà mesopotamiche
    per finire a quelle greche e romane, con un abbellimenti di fronda quali il
    BAROCCO, riproposto quasi mille anni dopo.
 (*) La definizione di ommayede derivò probabilmente dall'etimologia araba
    omma =avo- nonno-profeta + yedy= discendente-nipote-continuatore della
    dinastia.
 
 L' imperatore d'oriente Leone IV rimase ben saldo e racchiuso nella sua
    Costantinopoli dalla quale continuò a governare una grossa fetta dell'
    Anatolia, la Bulgaria, l'attuale Ceslovacchia, parte dell'attuale Russia,
    Bielo-russia, Ucraina e gran parte dei Balcani.
  
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