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STEFANO IV, siciliano (768-772)

Paolo I non era ancora morto, anche se gravemente ammalato, quando si innescarono tantissime velleità, attinenti esclusivamente alla sua sua successione. Sfortunatamente gli avvoltoi non hanno sempre le ali!.
Cosicchè le diatribe interne (nda: ma non saranno le uniche nei secoli futuri) continuarono per ben altri tredici mesi, fino a determinare la consacrazione di Stefano IV, presule e cardinale di origine Trinacria (odierna Sicilia) per volontà del primicero (nda: = capo della milizia) Cristoforo, già consigliere del defunto predecessore .
Durante la "vacatio" ci furono ben due tentativi di usurpazione del soglio che andarano comunque a vuoto sia per le contrapposizioni degli imperatori d' oriente e d' occidente, sia per i tumulti popolari.
I due tentativi di usurpazione, ovvero senza il consenso del clero furono perpetrati da due diversi personaggi: il primo tentativo andato a vuoto fu organizzato dal subiacono Costantino di Roma , suffragato dal fratello duca Nepi di Totone e dalle sue armate; mentre il secondo fu operato dalla fazione filolongobarda che con una controffensiva proclamarono il diaco Filippo.
Le morti dei due pretendenti furono entrambi atroci, ma non solo per loro: la nuova era vaticana ebbe inizio con una vera e propria ecatombe che comprese i famigliari dei due apostati e tutte le famiglie dei loro seguaci.

Stefano IV fu consacrato papa il 7 agosto del 768. Con lui iniziò il vero connubio tra il potere temporale e quello religioso, ovvero in Roma, nei suoi territori e nei suoi lasciti si instaurò una vera e propria teocrazia.
Lo stato vaticano iniziò ad avere così una vera e propria consistenza militare e politica, di conseguenza come tutti i gli imperi, reami, principati e ducati iniziò comportarsi come tali e, di conseguenza imporre regole, leggi, tasse, giudici teologici e... quant'altro ai " fedeli cristiani" non più considerati come tali ma veri e propri sudditi.

Se in un primo momento l'elezione di Stefano fu accettata dai grandi della terra, in un secondo tempo fu messa in discussione.
Da una parte i franchi di Pipino, che morì comunque il 24 settembre del 768, contro i longobardi ed il loro ultimo re Desiderio e, tutti contro tutti Giustiniano ultimo imperatore d'oriente che non avrà comunque molto gioco perchè nel frattempo sulla scena del mondo di allora stava affacciandosi Carlo Magno ( vedi cronologia ).
Le stesse diatribe interne alla chiesa imposero la convocazione di un concilio che iniziò il 12 aprile 769 in Laterano e che terminò con la dichiarata sconfitta delle fazioni laiche, proclamando la vittoria di cardinal Cristoforo e del sacrestano pontificio Sergio suo figlio.

Il pontefice si rese subito conto comunque di essere caduto tra le file di due burattinai quali in effetti tentarono di essere Cristoforo e suo figlio Sergio.
Il loro scredito derivò dalla visita di Desiderio avvenuta nell'estate del 769 quando, i due faccendieri fecero chiudere le porte di Roma ed il papa fu costretto a ricevere gli ospiti fuori mura.
Le spade furono sguainate in San Pietro gli uni contrapposti agli altri, solo la sagacia, la determinazione e la calma del pontefice riuscì a rimediare le cose.
Il clerico e sacrestano pontificio Sergio fu catturato da Afiarta, generale delle truppe pontificie, così come il padre Cristoforo. Il primo fu strozzato per mano di Afiarta, il secondo consegnatosi a Grazioso, un altro generale delle truppe pontificie morì per i maltrattamenti subiti.

Se da una parte si chiudeva il capitolo con i longobardi, dall' altra si apriva quella con i franchi di Desiderio, ancorchè imparentati con i longobardi attraverso matrimoni e figli, ivi compreso il matrimonio tra Gisella (cognata di Desideio) ed il figlio di Carlo Adalgiso (nda: l'Adelchi di manzoniana memoria), inviso al suocero perché onorato delle insegne di patricius romanorum.

Stefano IV non ebbe molto tempo da dedicare alle opere pie ed urbane, il suo pontificato fu esclusivamente all'insegna degli equilibri politici, spesso andati a vuoto. Il pontefice si spense il 24 gennaio del 772 e fu sepolto in San Pietro.

Contemporaneamente la potenza militare ed economica della " Serenissima Repubblica di Venezia" si stava sempre più rafforzando sotto il doge Maurizio Galbaio (vedi cronologia), mentre ad oriente i territori dell ex impero romano d'oriente stavano cadendo ad uno ad uno sotto l'influenza islamica capitanata dallo sceicco di Bagdad, Abu Ya'Far Al Masur (754-775)

 

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