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      Allora prese a dire Bildad il Suchita:
 [2] Fino a quando dirai queste cose
 e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
 
 [3] Può forse Dio deviare il diritto
 o l'Onnipotente sovvertire la giustizia?
 
 [4] Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
 li ha messi in balìa della loro iniquità.
 
 [5] Se tu cercherai Dio
 e implorerai l'Onnipotente,
 
 [6] se puro e integro tu sei,
 fin d'ora veglierà su di te
 e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
 
 [7] piccola cosa sarà la tua condizione di prima,
 di fronte alla grandezza che avrà la futura.
 
 [8] Chiedilo infatti alle generazioni passate,
 poni mente all'esperienza dei loro padri,
 
 [9] perché noi siamo di ieri e nulla sappiamo,
 come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra.
 
 [10] Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno
 traendo le parole dal cuore?
 
 [11] Cresce forse il papiro fuori della palude
 e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?
 
 [12] È ancora verde, non buono per tagliarlo,
 e inaridisce prima d'ogn'altra erba.
 
 [13] Tale il destino di chi dimentica Dio,
 così svanisce la speranza dell'empio;
 
 [14] la sua fiducia è come un filo
 e una tela di ragno è la sua sicurezza:
 
 [15] si appoggi alla sua casa, essa non resiste,
 vi si aggrappi, ma essa non regge.
 
 [16] Rigoglioso sia pure in faccia al sole
 e sopra il giardino si spandano i suoi rami,
 
 [17] sul terreno sassoso s'intreccino le sue radici,
 tra le pietre attinga la vita.
 
 [18] Se lo si toglie dal suo luogo,
 questo lo rinnega: "Non t'ho mai visto!".
 
 [19] Ecco la gioia del suo destino
 e dalla terra altri rispuntano.
 
 [20] Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro,
 e non sostiene la mano dei malfattori.
 
 [21] Colmerà di nuovo la tua bocca di sorriso
 e le tue labbra di gioia.
 
 [22] I tuoi nemici saran coperti di vergogna
 e la tenda degli empi più non sarà.
 
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