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CODICE NAVIGAZIONE

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LIBRO TERZO

Delle obbligazioni relative all'esercizio della navigazione

Dei contratti di utilizzazione della nave

 

Art. 376 - Locazione di nave

Si ha locazione di nave quando una delle parti si obbliga a far godere all'altra per un

dato tempo la nave verso un determinato corrispettivo.

Art. 377 - Forma del contratto

1. Il contratto di locazione deve essere provato per iscritto.

2. Tuttavia la prova scritta non è richiesta per la locazione di navi minori e di

galleggianti di stazza lorda non superiore alle dieci tonnellate, se a propulsione

meccanica, o alle venticinque, in ogni altro caso.

Art. 378 - Sublocazione e cessione del contratto

1. Il conduttore non può sublocare la nave nè cedere i diritti derivanti dal contratto

se tali facoltà non gli sono state consentite dal locatore.

2. La forma del contratto di sublocazione e di quello di cessione è regolata dal

disposto dell'articolo precedente.

Art. 379 - Obblighi del locatore

Il locatore è tenuto a consegnare la nave, con le relative pertinenze, in stato di

navigabilità e munita dei documenti necessari per la navigazione, nonchè a

provvedere a tutte le riparazioni dovute a forza maggiore o a logorio per l'uso

normale della nave secondo l'impiego convenuto.

Art. 380 - Responsabilità del locatore

Il locatore è responsabile dei danni derivati da difetto di navigabilità, a meno che

provi che si tratta di vizio occulto non accertabile con la normale diligenza.

Art. 381 - Obblighi del conduttore

Il conduttore è tenuto ad usare della nave secondo le caratteristiche tecniche,

risultanti dal certificato di navigabilità, e in conformità dell'impiego convenuto.

Art. 382 - Scadenza del contratto

1. Salvo espresso consenso del locatore, il contratto s'intende rinnovato, ancorchè,

spirato il termine stabilito, il conduttore conservi la detenzione della nave.

2. Nel caso di ritardo nella riconsegna per fatto del conduttore, per un periodo non

eccedente la decima parte della durata del contratto, non si fa luogo a liquidazione di

danni, ma al locatore, per il periodo di tempo eccedente la durata del contratto, è

dovuto un corrispettivo in misura doppia di quella stabilita nel contratto stesso.

Art. 383 - Prescrizione

I diritti derivanti dal contratto di locazione si prescrivono con il decorso di un anno

dalla scadenza del contratto o, nel caso previsto dall'articolo precedente, dalla data

di riconsegna della nave. Nel caso di perdita presunta della nave, il termine decorre

dalla data di cancellazione di questa dal registro d'iscrizione.

Art. 384 - Noleggio

Il noleggio è il contratto per il quale l'armatore, in corrispettivo del nolo pattuito, si

obbliga a compiere con una nave determinata uno o più viaggi prestabiliti, ovvero,

entro il periodo di tempo convenuto, i viaggi ordinati dal noleggiatore alle condizioni

stabilite dal contratto o dagli usi.

Art. 385 - Forma del contratto

1. Il contratto di noleggio deve essere provato per iscritto. La scrittura deve

enunciare:

1) gli elementi di individuazione, la nazionalità, la portata della nave;

2) il nome del noleggiante e del noleggiatore;

3) il nome del comandante;

4) l'ammontare del nolo;

5) la durata del contratto o l'indicazione dei viaggi da compiere.

2. Non è richiesta la prova scritta quando il noleggio concerne navi minori di stazza

lorda non superiore alle venticinque tonnellate, se a vela, o alle dieci, se a

propulsione meccanica.

Art. 386 - Obblighi del noleggiante

1. Il noleggiante è obbligato, prima della partenza, a mettere la nave in stato di

navigabilità per il compimento del viaggio, ad armarla ed equipaggiarla

convenientemente, e a provvederla dei prescritti documenti.

2. Il noleggiante è responsabile dei danni derivati da difetto di navigabilità, a meno

che provi che si tratta di vizio occulto non accertabile con la normale diligenza.

Art. 387 - Obblighi del noleggiatore

Nel noleggio a tempo sono a carico del noleggiatore la provvista di combustibile,

acqua e lubrificanti necessari per il funzionamento dell'apparato motore e degli

impianti ausiliari di bordo, nonchè le spese inerenti all'impiego commerciale della

nave, comprese quelle di ancoraggio, di canale e simili.

Art. 388 - Esecuzione dei viaggi nel noleggio a tempo

1. Il noleggiante a tempo non è obbligato a intraprendere un viaggio che esponga la

nave o le persone ad un pericolo non prevedibile al momento della conclusione del

contratto.

2. Del pari egli non è obbligato a intraprendere un viaggio la cui durata prevedibile

oltrepassi considerevolmente, in rapporto alla durata del contratto, la scadenza del

contratto stesso.

Art. 389 - Eccesso di durata del viaggio

Se per fatto del noleggiatore a tempo la durata dell'ultimo viaggio eccede la

scadenza del contratto, non si fa luogo a liquidazione di danni, ma al noleggiante, per

il periodo di tempo eccedente la durata del contratto, è dovuto un corrispettivo in

misura doppia di quella stabilita nel contratto stesso.

Art. 390 - Pagamento del nolo a tempo

1. Il nolo a tempo, in mancanza di patto o uso diverso, è dovuto in rate mensili

anticipate.

2. Tuttavia, salvo patto contrario, il nolo anticipato non si intende acquisito ad ogni

evento.

Art. 391 - Impedimento temporaneo

1. Il nolo a tempo non è dovuto per il periodo durante il quale non si è potuto

utilizzare la nave per causa non imputabile al noleggiatore.

2. Tuttavia, in caso di rilascio per fortuna di mare o per accidente subito dal carico,

ovvero per provvedimento di autorità nazionale o straniera, durante il tempo

dell'impedimento, ad eccezione di quello in cui la nave è sottoposta a riparazione, è

dovuto il nolo al netto delle spese risparmiate dal noleggiante per l'inutilizzazione

della nave.

Art. 392 - Perdita della nave

Nel caso di perdita della nave, il nolo a tempo è dovuto fino a tutto il giorno in cui è

avvenuta la perdita.

Art. 393 - Responsabilità per le operazioni commerciali

1. Il comandante deve seguire, nei limiti stabiliti dal contratto di noleggio, le

istruzioni del noleggiatore sull'impiego commerciale della nave e rilasciare le polizze

di carico alle condizioni da lui indicate.

2. Il noleggiante non è responsabile verso il noleggiatore per le obbligazioni assunte

dal comandante in dipendenza delle predette operazioni, e per le colpe commerciali

del comandante e degli altri componenti dell'equipaggio in dipendenza delle

operazioni medesime.

Art. 394 - Subnoleggio e cessione del contratto

In caso di subnoleggio o di cessione totale o parziale dei diritti derivanti dal

contratto, il noleggiatore rimane responsabile verso il noleggiante delle obbligazioni

assunte con il contratto di noleggio.

Art. 395 - Prescrizione

1. I diritti derivanti dal contratto di noleggio si prescrivono col decorso di un anno. Il

termine decorre, se il noleggio è a tempo dalla scadenza del contratto o dalla fine

dell'ultimo viaggio se il viaggio è prorogato a norma dell'articolo 389; se il noleggio è

a viaggio dalla fine del viaggio.

2. Nei casi in cui il viaggio non sia iniziato o compiuto, il termine decorre dal giorno in

cui si è verificato l'avvenimento che ha reso impossibile l'esecuzione del contratto o

la continuazione del viaggio. In caso di perdita presunta della nave il termine decorre

dalla data della cancellazione di questa dai registri d'iscrizione.

Art. 396 - Forma del contratto

1. Il contratto di trasporto di persone deve essere provato per iscritto, tranne che si

tratti di trasporto su navi minori di stazza lorda non superiore alle dieci tonnellate, se

a propulsione meccanica, o alle venticinque in ogni altro caso.

2. Tuttavia il biglietto di passaggio rilasciato dal vettore fa prova della conclusione

del contratto per il viaggio indicato nel biglietto stesso.

Art. 397 - Indicazioni del biglietto di passaggio

Il biglietto di passaggio deve indicare il luogo e la data di emissione, il luogo di

partenza e quello di destinazione, la classe e il prezzo del passaggio, il nome e il

domicilio del vettore.

Art. 398 - Cessione del diritto al trasporto

Il diritto al trasporto non può essere ceduto senza espresso consenso del vettore, se

il biglietto indica il nome del passeggero o se, mancando questa indicazione, il

passaggero ha iniziato il viaggio.

Art. 399 - Imbarco senza biglietto

Chi si imbarca senza biglietto deve darne immediato avviso al comandante o al

commissario di bordo. In difetto, è tenuto a pagare il doppio del prezzo di passaggio

sino al porto verso cui è diretto o in cui è sbarcato, salvo in ogni caso il risarcimento

dei danni.

Art. 400 - Impedimento del passeggero

1. Se, prima della partenza, si verifica la morte del passeggero, ovvero un suo

impedimento a viaggiare per causa a lui non imputabile, il contratto è risolto, ed è

dovuto il quarto del prezzo di passaggio, computato al netto del vitto, se questo fu

compreso nel prezzo.

2. Se l'evento riguarda uno dei congiunti o degli addetti alla famiglia, che dovevano

viaggiare insieme, può ciascuno dei passeggeri chiedere la risoluzione del contratto

alle stesse condizioni.

Nei casi previsti dai commi precedenti al valore deve essere data notizia

dell'impedimento prima della partenza; in mancanza è dovuto l'intero prezzo di

passaggio netto.

Art. 401 - Mancata partenza del passeggero

1. Il passeggero, se non si presenta a bordo nel tempo stabilito, deve il prezzo di

passaggio computato al netto del vitto.

Tuttavia il prezzo non è dovuto se, con il consenso del vettore, il diritto al trasporto è

ceduto ad altri in seguito a domanda del passeggero, ma in tal caso spetta al vettore

una provvigione sul prezzo, in misura non superiore al dieci per cento.

Art. 402 - Impedimento della nave

Se la partenza della nave è impedita per causa non imputabile al vettore, il contratto

è risolto ed il vettore deve restituire il prezzo versatogli.

Art. 403 - Soppressione della partenza o mutamento d'itinerario

1. Se il vettore sopprime la partenza della nave, e il viaggio non può essere

effettuato con altra nave dello stesso vettore, la quale parta successivamente, il

contratto è risolto.

2. Quando vi siano partenze successive di altre navi dello stesso vettore, il

passeggero ha facoltà di compiere il viaggio su una di dette navi, ove ciò sia

possibile, ovvero di risolvere il contratto. Parimenti il passeggero può chiedere la

risoluzione del contratto, se il vettore muta l'itinerario in modo da arrecare

pregiudizio ai di lui interessi.

Nei casi indicati dai due commi precedenti il passeggero ha diritto al risarcimento dei

danni. Tuttavia se la soppressione o il mutamento ha luogo per un giustificato

motivo, il risarcimento non può eccedere il doppio del prezzo netto di passaggio.

Art. 404 - Ritardo della partenza

1. Se la partenza è ritardata, il passeggero ha diritto, durante il periodo del ritardo,

all'alloggio e al vitto, quando questo sia stato compreso nel prezzo di passaggio.

2. Se trattasi di viaggi di durata inferiore alle ventiquattro ore, dopo dodici ore di

ritardo il passeggero può chiedere la risoluzione del contratto. Se trattasi di viaggi

superiori alle ventiquattro ore, il passeggero può chiedere la risoluzione del contratto

dopo ventiquattro ore di ritardo nei viaggi tra porti del Mediterraneo o dopo

quarantotto ore nei viaggi che abbiano inizio o termine fuori d'europa o dei paesi

bagnati dal Mediterraneo. Se non si avvale di tale facoltà, il passeggero, dallo

scadere dei termini suindicati, non ha diritto a ricevere l'alloggio e il vitto a spese del

vettore.

3. Se il ritardo nella partenza è dovuto a causa imputabile al vettore il passeggero ha

inoltre diritto al risarcimento dei danni.

Art. 405 - Interruzione del viaggio della nave

1. Se il viaggio della nave è interrotto per causa di forza maggiore il prezzo di

passaggio è dovuto in proporzione del tratto utilmente percorso.

2. Tuttavia il vettore ha diritto all'intero prezzo, se, in tempo ragionevole, procura a

sue spese al passeggero la prosecuzione del viaggio su nave di analoghe

caratteristiche, fornendogli nell'intervallo l'alloggio e il vitto, se questo fu compreso

nel prezzo di passaggio.

Art. 406 - Interruzione del viaggio del passeggero

1. Se il passeggero è costretto a interrompere il viaggio per causa a lui non

imputabile, il prezzo di passaggio è dovuto in proporzione del tratto utilmente

percorso.

2. Se il viaggio è interrotto per fatto del passeggero, questi deve altresì, per la

residua durata del viaggio, il prezzo di passaggio netto.

Art. 407 - Operazioni di imbarco e di sbarco

Negli approdi ove difetta il servizio di imbarco o di sbarco, le relative operazioni sono

eseguite dal vettore a spese del passeggero, se il loro ammontare non è compreso

nel prezzo di passaggio.

Art. 408 - Responsabilità del vettore per inesecuzione del trasporto o per ritardo

Il vettore è responsabile dei danni derivati al passeggero da ritardo o da mancata

esecuzione del trasporto, se non prova che l'evento è derivato da causa a lui non

imputabile.

Art. 409 - Responsabilità del vettore per danni alle persone

Il vettore è responsabile per i sinistri che colpiscono la persona del passeggero,

dipendenti da fatti verificatisi dall'inizio dell'imbarco, se non prova che l'evento è

derivato da causa a lui non imputabile.

Art. 410 - Trasporto del bagaglio non registrato

1. Nel prezzo di passaggio è compreso il corrispettivo del trasporto del bagaglio del

passeggero, nei limiti di peso e di volume prestabiliti dal vettore od osservati per

uso.

2. Il bagaglio deve contenere esclusivamente oggetti personali del passeggero. Se si

includono nel bagaglio oggetti di altra natura, il passeggero deve il doppio del prezzo

di tariffa per il trasporto delle cose stesse, oltre al risarcimento dei danni.

Art. 411 - Trasporto del bagaglio registrato

1. Per il bagaglio eccedente i limiti previsti dall'articolo precedente il vettore, su

richiesta del passeggero, è tenuto a compilare, in duplice esemplare, un bollettino

con l'indicazione del luogo e della data di emissione, del luogo di partenza e di quello

di destinazione, del proprio nome e domicilio, del numero e del peso dei colli,

dell'eventuale valore dichiarato e del prezzo di trasporto.

2. Un esemplare del bollettino firmato dal vettore è consegnato al passeggero.

Art. 412 - Responsabilità del vettore pel bagaglio

1. Il vettore è responsabile, entro il limite massimo di lire dodicimila per il

chilogrammo o della maggior cifra risultante dalla dichiarazione di valore, della

perdita e delle avarie del bagaglio, che gli è stato consegnato chiuso, se non prova

che la perdita o le avarie sono derivate da causa a lui non imputabile.

2. La perdita o le avarie devono essere fatte constare, a pena di decadenza, al

momento della riconsegna, se trattasi di perdita o di avarie apparenti, ovvero entro

tre giorni, se trattasi di perdita o di avarie non appartenenti.

3. Per i bagagli e gli oggetti non consegnati al vettore, questi non è responsabile

della perdita o delle avarie, se non quando il passeggero provi che le stesse sono

state determinate da causa imputabile al vettore.

Art. 413 - Responsabilità del vettore nel trasporto gratuito

Le disposizioni degli articoli precedenti che regolano la responsabilità del vettore e i

limiti del risarcimento da questo dovuto si applicano anche al contratto di trasporto

gratuito.

Art. 414 - Responsabilità del vettore nel trasporto amichevole

Chi assume il trasporto di persone o di bagagli a titolo amichevole è responsabile

solo quando il danneggiato provi che il danno dipende da dolo o colpa grave del

vettore o dei suoi dipendenti e preposti.

Art. 415 - Derogabilità delle norme

Non sono derogabili a favore del vettore gli articoli 409; 412 a 414.

Art. 416 - Pegno legale sul bagaglio

Il vettore ha diritto di pegno legale sul bagaglio per i crediti verso il passeggero

nascenti dal contratto di trasporto. Quando il passeggero adempie ai propri obblighi,

il vettore è tenuto a riconsegnare il bagaglio nel luogo stabilito dal contratto.

Art. 417 - Bagaglio non ritirato

Il vettore può depositare in luogo idoneo il bagaglio non ritirato, dandone avviso al

passeggero.

Art. 418 - Prescrizione

1. I diritti derivanti dal contratto di trasporto di persone e di bagagli non registrati si

prescrivono col decorso di sei mesi dall'arrivo a destinazione del passeggero o, in

caso di mancato arrivo, dal giorno in cui il passeggero avrebbe dovuto arrivare.

2. I diritti derivanti dal contratto di trasporto di bagagli registrati si prescrivono col

decorso di un anno dalla riconsegna dei bagagli o, in caso di perdita, dal giorno in cui

questi avrebbero dovuto essere riconsegnati.

3. Nei trasporti che hanno inizio a termine fuori di Europa o dei paesi bagnati dal

Mediterraneo, la prescrizione dei diritti indicati nei commi precedenti si compie col

decorso di un anno.

Art. 419 - Trasporti di cose

Il trasporto di cose può avere per oggetto un carico totale o parziale ovvero cose

singole, e può effettuarsi su nave determinata ovvero su nave indeterminata.

Art. 420 - Forma del contratto

Il contratto di trasporto di cose deve essere provato per iscritto, tranne che il

trasporto debba effettuarsi su navi minori, di stazza lorda non superiore alle dieci

tonnellate, se a propulsione meccanica, o alle venticinque, in ogni altro caso.

Art. 421 - Obblighi del vettore all'inizio del viaggio

Il vettore, prima dell'inizio del viaggio, oltre ad usare la normale diligenza perchè la

nave sia apprestata in stato di navigabilità e convenientemente armata ed

equipaggiata, deve curare che le stive, le camere refrigeranti, quelle frigorifere e le

altre parti della nave destinate alla caricazione siano in buono stato per il

ricevimento, la conservazione e il trasporto delle merci.

Art. 422 - Responsabilità del vettore

1. Il vettore è responsabile della perdita o delle avarie delle cose consegnategli per il

trasporto, dal momento in cui le riceve al momento in cui le riconsegna, nonchè dei

danni per il ritardo, a meno che provi che la causa della perdita, delle avarie o del

ritardo non è stata, nè in tutto nè in parte, determinata da colpa sua o da colpa

commerciale dei suoi dipendenti e preposti.

2. Deve invece l'avente diritto alla riconsegna provare che la causa della perdita,

delle avarie o del ritardo è stata determinata da colpa del vettore o da colpa

commerciale dei di lui dipendenti e preposti, quando il danno è stato prodotto da

vizio occulto, o da innavigabilità della nave non derivante da inadempimento agli

obblighi di cui all'articolo precedente, da colpa nautica dei dipendenti o preposti del

vettore, da fortuna o pericoli di mare, incendio non determinato da colpa del vettore,

pirateria, fatti di guerra, sommosse e rivolgimenti civili, provvedimenti di autorità di

diritto o di fatto, anche a scopo sanitario, sequestri giudiziari, scioperi o serrate,

impedimenti al lavoro generali o parziali, atti o tentativi di assistenza o salvataggio

ovvero deviazione del viaggio fatta a tale scopo, cattivo stivaggio, vizio proprio della

merce, calo di volume o di peso, insufficienza degli imballaggi, insufficienza o

imperfezione delle marche, atti od omissioni in genere del caricatore o dei suoi

dipendenti o preposti.

Art. 423 - Limiti del risarcimento

1. Il risarcimento dovuto dal vettore non può, per ciascuna unità di carico, essere

superiore a lire duecentomila o alla maggior cifra corrispondente al valore dichiarato

dal caricatore anteriormente all'imbarco.

2. Il valore dichiarato dal caricatore anteriormente all'imbarco si presume come

valore effettivo delle cose trasportate fino a prova contraria; ma il vettore, ove provi

che la dichiarazione è inesatta, non è responsabile per la perdita o per le avarie delle

cose trasportate ovvero per il ritardo, a meno che venga provato che l'inesattezza

non fu scientemente commessa.

Art. 424 - Derogabilità delle norme sulle responsabilità

1. Le norme degli articoli 422, 423 sono sempre derogabili a favore del caricatore.

Sono derogabili anche a favore del vettore per quanto concerne il periodo di tempo

anteriormente alla caricazione e quello posteriore alla scaricazione; e, anche per il

periodo che intercorre tra caricazione e scaricazione, relativamente ai trasporti di

merci caricate sopra coperta e di animali vivi, relativamente ai trasporti nazionali di

merci di qualsiasi genere, nonchè per quanto concerne i danni da ritardo. Nei

confronti dei terzi l'efficacia delle clausole derogatrici è subordinata alla loro

inserzione nella polizza ricevuto per l'imbarco o nella polizza di carico.

2. Le norme anzidette sono infine derogabili, anche fuori delle ipotesi e dei limiti

previsti nel precedente comma, qualora non venga emessa polizza di carico, nè altro

documento negoziabile.

Art. 425 - Imballaggi e marche di contrassegno

1. Sulle merci consegnate al vettore, o sui loro imballaggi, devono a cura del

caricatore, essere apposte marche di contrassegno, in maniera che normalmente

rimangano visibili fino al termine del viaggio.

2. Il caricatore è responsabile verso il vettore per i danni a lui derivati da imperfetta

apposizione delle marche.

Art. 426 - Consegna delle bollette doganali

1. All'atto dell'imbarco delle merci, e in ogni caso prima della partenza della nave, il

caricatore è tenuto a consegnare al vettore le bollette doganali.

2. Il caricatore è responsabile verso il vettore per i danni a lui derivati dall'omessa

consegna.

3. Il vettore non è tenuto a verificare la completezza dei documenti e l'esattezza

delle indicazioni in questi contenute.

Art. 427 - Impedimento prima della partenza

1. Se la partenza della nave è impedita per causa di forza maggiore, il contratto è

risolto. Se per la stessa causa la partenza della nave è soverchiamente ritardata, il

contratto può essere risolto.

2. Se la risoluzione avviene dopo l'imbarco, il caricatore è tenuto a sopportare le

spese di scaricazione.

Art. 428 - Impedimento temporaneo

1. Se la partenza della nave o la prosecuzione del viaggio è temporaneamente

impedita per causa non imputabile al vettore, il contratto resta in vigore.

2. Il caricatore può, mentre dura l'impedimento, fare scaricare le merci a proprie

spese, con l'obbligo di ricaricarle ovvero di risarcire i danni. Se l'impedimento si

verifica in corso di viaggio, il caricatore è tenuto a prestare idonea cauzione per

l'adempimento degli obblighi predetti.

Art. 429 - Interruzione del viaggio

1. Se, dopo la partenza, il comandante è costretto a fare riparazioni per causa di

forza maggiore, il contratto rimane in vigore ed il caricatore non ha diritto a

riduzione di nolo.

2. Se la nave non può essere riparata od è necessario un tempo soverchio ovvero se

il viaggio è interrotto o soverchiamente ritardato per altra causa di forza maggiore, il

nolo è dovuto in proporzione del tratto utilmente percorso, purchè il comandante

abbia fatto il possibile per provvedere, per conto del caricatore, all'inoltro delle merci

al luogo di destinazione con altra nave.

Art. 430 - Impedimento all'arrivo

Se l'approdo è impedito o soverchiamente ritardato per causa di forza maggiore, il

comandante, se non ha ricevuto ordini o se gli ordini ricevuti sono ineseguibili, deve

provvedere nel modo migliore per l'interesse della nave e del carico, approdando in

altro porto vicino o ritornando al porto di partenza.

Art. 431 - Merci non dichiarate o falsamente indicate

Il comandante può fare scaricare nel luogo d'imbarco le cose non dichiarate o

falsamente indicate dal caricatore, ovvero può esigere il nolo al tasso massimo

corrente nel luogo di caricazione per cose di simile natura, oltre il risarcimento del

danno.

Art. 432 - Recesso del caricatore prima della partenza

1. Prima della partenza della nave il caricatore può recedere dal contratto, pagando

la metà del nolo convenuto, nonchè le spese sostenute per la caricazioni e la

scaricazione, se tali spese non sono comprese nel nolo, e le controstallie decorse.

2. Tuttavia il caricatore può liberarsi in tutto o in parte da tale obbligo, provando che

il vettore non ha subito alcun danno o ha subito un danno minore.

Art. 433 - Recesso del caricatore durante il viaggio

1. Il caricatore può, durante il viaggio, ritirare le cose caricate, pagando il nolo intero

e rimborsando al vettore le spese straordinarie occorse per la scaricazione.

2. Il comandante non è tenuto alla scaricazione, quando questa importi ritardo

eccessivo o modificazione dell'itinerario ovvero scalo in un porto intermedio non

contemplato dal contratto o dagli usi.

3. Se le merci sono ritirate per causa imputabile al vettore, questi è responsabile

delle spese e dei danni.

Art. 434 - Caricazione incompleta

1. Se il caricatore consegna una quantità di merci minore di quella convenuta, deve il

nolo intero, detratte le spese che il vettore abbia risparmiato per la mancata

caricazione, se queste sono comprese nel nolo.

2. Il comandante può imbarcare altre merci, purchè, se il contratto ha per oggetto un

carico totale, vi sia il consenso del caricatore. In ogni caso il caricatore profitta del

nolo relativo alle cose che completano il carico, fino a concorrenza del nolo da lui

dovuto.

3. Le stesse norme si applicano nel caso in cui il contratto di trasporto sia stato

stipulato per un viaggio di andata e ritorno e il caricatore non imbarchi merci per il

viaggio di ritorno.

Art. 435 - Perdita e avarie delle cose

1. La perdita e le avarie subite durante il trasporto dalle cose trasportate devono

essere fatte constare dal destinatario, con riserva scritta o in contraddittorio del

comandante della nave o del raccomandatario del vettore, non oltre il momento della

riconsegna, se trattasi di perdita o di avarie apparenti, ovvero entro tre giorni dalla

riconsegna, se trattasi di perdita o di avarie non apparenti.

2. In mancanza della riserva scritta o della constatazione in contraddittorio, le merci

si presumono riconsegnate dal vettore in conformità delle indicazioni contenute nel

documento del trasporto.

Art. 436 - Mancato arrivo delle cose

Se le merci non sono giunte a destinazione, il nolo deve essere corrisposto, quando il

mancato arrivo sia dovuto a fatto del caricatore o alla natura delle merci, se questa

non era nota al vettore o al comandante, salva la detrazione del nolo percepito dal

vettore per le cose da lui caricate in sostituzione di quelle perdute.

Art. 437 - Deposito o vendita delle cose

Il comandante, nel caso di mancato pagamento del nolo, può farsi autorizzare

dall'autorità giudiziaria del luogo di scaricazione a depositare o, se sia necessario, a

vendere tanta parte delle cose caricate quanta ne occorre per coprire il nolo e i

compensi di controstallia, a meno che il destinatario provveda al deposito di una

somma pari all'ammontare del credito del vettore.

Art. 438 - Prescrizione

1. I diritti derivanti dal contratto di trasporto di cose si prescrivono col decorso di sei

mesi dalla riconsegna delle cose, e, in caso di perdita totale, dal giorno in cui le cose

avrebbero dovuto arrivare a destinazione o, nei trasporti di cose determinate, dal

giorno indicato nell'articolo 456.

2. Nei trasporti che hanno inizio o termine fuori di Europa o dei paesi bagnati dal

Mediterraneo, la prescrizione si compie col decorso di un anno.

Art. 439 - Norme applicabili

Si applicano le regole generali sul trasporto di cose, ogni qualvolta viene assunto

l'obbligo di riconsegnare a destinazione un carico totale o parziale su nave

determinata.

Art. 440 - Spazi non utilizzabili per la caricazione

Non sono destinati al trasporto gli spazi interni della nave normalmente non

utilizzabili per la caricazione, salvo espresso consenso del vettore nel caso in cui non

ostino ragioni di sicurezza della navigazione.

Art. 441 - Luogo di ancoraggio o di ormeggio

1. Se il contratto non determina il punto di ancoraggio o di ormeggio, il caricatore

può chiedere che la nave sia condotta nel luogo da lui designato, salve le disposizioni

del comandante del porto, purchè si possa accedervi, sostare e uscirne senza

pericolo.

2. Se il caricatore non designa in tempo utile tale luogo, la nave è condotta a quello

abituale.

3. Nel caso in cui ciò non sia possibile, il comandante sceglie un altro luogo, tenendo

conto dell'interesse del caricatore.

Art. 442 - Consegna e riconsegna delle merci

In mancanza di diverso patto, regolamento portuale od uso locale, il vettore riceve e

riconsegna le merci sotto paranco.

Art. 443 - Inesatta dichiarazione di portata della nave

Il vettore che abbia dichiarato la portata della nave in misura maggiore o minore di

quella effettiva, è tenuto al risarcimento dei danni, sempre che la differenza ecceda il

ventesimo.

Art. 444 - Decorrenza e durata delle stallie

1. I giorni di stallia per la caricazione e per la scaricazione, salvo diverso patto,

regolamento portuale od uso locale, decorrono dal momento in cui, essendo la nave

pronta per l'imbarco o per lo sbarco, ne sia giunto avviso a chi deve consegnare o

ricevere le merci.

2. Il termine di stallia, in mancanza di patto, regolamento od uso, deve essere

fissato dal comandante del porto, tenendo conto dei mezzi disponibili nel luogo di

caricazione o di scaricazione, delle struttura della nave, nonchè della natura del

carico; e deve essere comunicato tempestivamente a chi deve consegnare o

ricevere le merci.

Art. 445 - Computo delle stallie

1. Il termine di stallia si computa a giorni lavorativi. Non si considerano tali i giorni

festivi secondo la legge e le consuetudini locali.

2. Il decorso del termine è sospeso durante i giorni in cui le operazioni sono impedite

per causa non imputabile al caricatore o al destinatario.

Art. 446 - Decorrenza e durata delle controstallie

1. Spirato il termine di stallia senza che, per causa imputabile al caricatore o al

destinatario, sia stata ultimata la caricazione o la scaricazione, è dovuto un

compenso di controstallia.

2. Il termine di controstallia, salvo diverso patto, regolamento od uso locale, è di

tanti giorni correnti quanti sono stati i giorni lavorativi di stallia.

Art. 447 - Soppressione delle controstallie di caricazione

Spirato il termine di stallia di caricazione senza che, per causa imputabile al

caricatore, sia stata imbarcata una quantità di merce sufficiente per garantire quanto

è da lui dovuto al vettore, il comandante non è tenuto ad attendere il decorso del

termine di controstallia se non gli venga fornita idonea cauzione.

Art. 448 - Computo delle controstallie

1. Il compenso di controstallia è computato in ragione di ore e giorni consecutivi e

deve essere versato giorno per giorno.

2. Il tasso di controstallia, in mancanza di diverso patto, è determinato in

proporzione della portata della nave, secondo gli usi.

3. Tuttavia, per il periodo durante il quale le operazioni di imbarco o di sbarco sono

state impedite da causa non imputabile al caricatore o al destinatario, invece del

compenso di controstallia è dovuto un compenso determinato in proporzione al nolo.

Art. 449 - Controstallie straordinarie

1. Spirato il termine di controstallia per la caricazione, il comandante, previo avviso

dato almeno ventiquattro ore prima, ha facoltà di partire senza attendere la

caricazione o il suo completamento, restando sempre dovuti il nolo e il compenso di

controstallia. Se il comandante non si avvale di questa facoltà, è dovuto per

l'ulteriore sosta, fissata d'accordo col caricatore, un compenso di controstallia

maggiorato della metà, ove non esista diverso patto, regolamento, o uso.

2. Spirato il termine di controstallia per la scaricazione senza che questa sia stata

compiuta, è dovuto un compenso di controstallia straordinaria per la durata e nella

misura sopra indicate, salva la facoltà del comandante di scaricare le merci a norma

dell'articolo 450.

Art. 450 - Deposito del carico

1. Se il destinatario è irreperibile o rifiuta di ricevere il carico, ovvero se si

presentano più destinatari o v' è opposizione alla riconsegna, il vettore deve

chiedere immediatamente istruzioni al caricatore. Questi può disporre del carico a

termini dell'articolo 1685 del codice civile, salva la facoltà del vettore di provvedere

al deposito o alla vendita delle merci nei casi previsti dall'articolo 1690 dello stesso

codice.

2. Se il destinatario, dopo aver acquistato i diritti nascenti dal contratto, ritarda a

ritirare il carico o se sorge controversia intorno all'esecuzione della consegna, il

vettore può procedere al deposito delle merci presso un terzo a norma dell'articolo

1514 del codice civile o, trattandosi di merci soggette a rapido deterioramento, alla

vendita per conto del destinatario a norma dell'articolo 1515 dello stesso codice,

dandone avviso all'interessato.

Art. 451 - Sostituibilità della nave

Se il trasporto ha per oggetto cose determinate, il vettore, in mancanza di espresso

divieto, ha facoltà di sostituire la nave designata con altra nave della medesima

classe, idonea a compiere il trasporto senza ritardo.

Art. 452 - Caricazione delle merci

1. Il caricatore deve presentare le merci per l'imbarco nei termini d'uso, non appena

la nave sia pronta a ricevere il carico, e la caricazione deve essere effettuata dal

vettore nei termini d'uso.

2. Decorso il termine per la consegna della merci, il comandante ha facoltà di partire

senza attendere il carico, e il caricatore è tenuto al pagamento dell'intero prezzo di

trasporto.

Art. 453 - Recesso del caricatore prima della partenza

Dopo la caricazione delle merci il caricatore può avvalersi della facoltà prevista

dall'articolo 432, solo quando dichiari di recedere dal contratto entro il termine d'uso

per la partenza della nave e la scaricazione non cagioni ritardo alla partenza

medesima.

Art. 454 - Scaricazione delle merci

1. Quando la nave sia in condizione di scaricare, se il destinatario è irreperibile o

rifiuta di ricevere le merci, il vettore ha facoltà di consegnare le merci ad un'impresa

di sbarco regolarmente autorizzata, la quale diviene responsabile verso il

destinatario quale depositaria delle cose. Il vettore, che si avvale di questa facoltà, è

tenuto a darne avviso al destinatario, se conosciuto, o all'indicato in polizza.

2. Quando il destinatario è presente e la scaricazione a mezzo di impresa di sbarco

avviene solo nell'interesse della nave per esigenze della scaricazione, le spese

relative sono a carico del vettore.

3. Quando si presentano più destinatari o v' è opposizione alla riconsegna si applica il

disposto dell'articolo 450.

Art. 455 - Mancata riscossione del nolo o degli assegni

Il vettore che segue la riconsegna al destinatario senza riscuotere i propri crediti o

gli assegni di cui è gravata la cosa o senza esigere il deposito della somma

controversa, è responsabile verso il caricatore dell'importo degli assegni dovuti al

medesimo e non può rivolgersi a quest'ultimo per il pagamento dei propri crediti.

Art. 456 - Mancato arrivo

Salvo diverso patto od uso, nel caso di mancato arrivo delle merci, il destinatario

può far valere i diritti nascenti dal contratto soltanto dal giorno in cui la perdita è

stata riconosciuta dal vettore, o altrimenti dopo sette giorni dal termine in cui le

merci avrebbero dovuto giungere a destinazione.

Art. 457 - Dichiarazione d'imbarco

1. Il caricatore presenta al vettore una dichiarazione d'imbarco, nella quale sono

indicati la natura, la qualità e quantità delle cose da trasportare, nonchè il numero

dei colli e le marche che li contrassegnano.

2. Il caricatore è responsabile verso il vettore dei danni che possono a questo

derivare da omissioni o inesattezze nelle indicazioni contenute nella dichiarazione

d'imbarco.

Art. 458 - Documenti rilasciati dal vettore all'assunzione del trasporto, alla consegna

e all'imbarco delle merci

1. Assunto il trasporto, il vettore, o in suo luogo il raccomandatario, è tenuto a

rilasciare al caricatore un ordinativo d'imbarco per le merci da trasportare, ovvero

all'atto della consegna, quando sia stato convenuto, una polizza ricevuto per

l'imbarco.

2. Dopo l'imbarco, ed entro ventiquattr'ore dallo stesso, il comandante della nave è

tenuto a rilasciare al caricatore una ricevuta di bordo per le merci imbarcate, a meno

che gli rilasci direttamente, in nome del vettore, la polizza di carico.

3. Qualora non vi abbia provveduto il comandante della nave, il vettore o in suo

luogo il raccomandatario, su presentazione della ricevuta di bordo, è tenuto a

rilasciare la polizza di carico, ovvero ad apporre la menzione dell'avvenuto imbarco,

con le indicazioni di cui alle lettere g) ed h) dell'articolo 460, sulla polizza ricevuto

per l'imbarco precedentemente rilasciata.

Art. 459 - Prova della consegna al vettore e della caricazione delle merci

La polizza ricevuto per l'imbarco fa prova dell'avvenuta consegna delle merci al

vettore; la ricevuta di bordo e la polizza di carico fanno prova dell'avvenuta

caricazione.

Art. 460 - Indicazioni della polizza ricevuto per l'imbarco e della polizza di carico

1. La polizza ricevuto per l'imbarco deve essere datata e sottoscritta da chi la

rilascia, e deve enunciare:

a) il nome e il domicilio del vettore;

b) il nome e il domicilio del caricatore;

c) il luogo di destinazione, e, quando la polizza è nominativa, il nome e il domicilio

del destinatario;

d) la natura, la qualità e la quantità delle cose da trasportare, nonchè il numero dei

colli e le marche che li contrassegnano;

e) lo stato apparente delle merci o degli imballaggi;

f) il luogo e la data di consegna.

2. La polizza di carico, parimenti datata e sottoscritta da chi la rilascia, oltre le

indicazioni richieste per la polizza ricevuto per l'imbarco, deve enunciare:

g) il nome o il numero, l'ufficio di iscrizione e la nazionalità della nave;

h) il luogo e la data di caricazione.

Art. 461 - Data di consegna e data di caricazione

1. Se nella polizza di carico non è indicata la data di consegna, per tale si presume

fino a prova contraria la data di caricazione delle merci.

2. Se nella polizza ricevuto per l'imbarco non è indicata la data di consegna, o nella

polizza di carico non è indicata quella di caricazione, per data di consegna o per data

di caricazione, rispettivamente, si presume quella di emissione della polizza.

Art. 462 - Natura, qualità e quantità delle merci

1. Il vettore, ovvero il raccomandatario o il comandante della nave, che rilascia la

polizza ricevuto per l'imbarco o la polizza di carico, ha facoltà di inserire in polizza le

proprie riserve, quando non può eseguire in tutto o in parte una normale verifica

delle indicazioni fornite dal caricatore sulla natura, qualità e quantità delle merci,

nonchè sul numero dei colli e sulle marche di contrassegno.

2. In mancanza di riserve, la natura, la qualità e la quantità delle merci, nonchè il

numero e le marche dei colli consegnati al vettore o imbarcati, si presumono fino a

prova contraria conformi alle indicazioni della polizza.

Art. 463 - Originali della polizza di carico e della polizza ricevuto per l'imbarco

1. La polizza ricevuto per l'imbarco e la polizza di carico sono emesse in due

originali.

2. L'originale ritenuto dal vettore è sottoscritto dal caricatore o da un suo

rappresentante, non è trasferibile, e reca esplicita indicazione della non trasferibilità.

3. L'originale rilasciato al caricatore è sottoscritto dal vettore, ovvero dal

raccomandatario o dal comandante della nave che emette la polizza, ed attribuisce al

possessore, legittimato a norma dell'articolo 467, il diritto alla consegna delle merci

che vi sono specificate, il possesso delle medesime e il diritto di disporne mediante

disposizione del titolo.

Art. 464 - Forma e trasferimento dell'originale di polizza rilasciato al caricatore

1. L'originale della polizza di carico o della polizza ricevuto per l'imbarco rilasciato al

caricatore può essere al portatore, all'ordine o nominativo.

2. Il trasferimento di questo originale si opera nei modi e con gli effetti previsti dal

codice civile per i titoli di credito al portatore, all'ordine o nominativi.

3. Tuttavia per l'emissione e il trasferimento della polizza nominativa non è richiesta

l'annotazione nel registro dell'emittente, previsto negli articoli 2022 e seguenti del

codice civile.

Art. 465 - Duplicati della polizza

1. Dell'originale della polizza ricevuto per l'imbarco o della polizza di carico rilasciato

al caricatore possono essere, su richiesta di chi ha il diritto di disporre del titolo,

emessi duplicati.

2. I duplicati non attribuiscono i diritti indicati nel terzo comma dell'articolo 463.

3. I duplicati non sono trasferibili, devono recare esplicita menzione della non

trasferibilità, ed essere contraddistinti ciascuno dal numero d'ordine di rilascio.

Art. 466 - Ordini di consegna

1. Il vettore, o in suo luogo il raccomandatario, quando ciò sia stato convenuto nel

contratto di trasporto, sono tenuti ad emettere, dietro richiesta di chi ha il diritto di

disporre delle merci mediante disposizione del titolo, ordini di consegna sul

comandante della nave o sul raccomandatario, relativi a singole partite delle merci

rappresentate dalla polizza ricevuto per l'imbarco o dalla polizza di carico.

2. In tal caso il vettore o il suo raccomandatario sono tenuti, all'atto dell'emissione

degli ordini di consegna, a prenderne nota sull'originale trasferibile della polizza, con

l'indicazione della natura, qualità e quantità delle merci specificate in ciascun ordine,

e con l'apposizione della propria firma e di quella del richiedente; quando l'intero

carico rappresentato dalla polizza sia frazionato fra i vari ordini di consegna, sono

tenuti altresì a ritirare l'originale trasferibile della polizza.

3. Gli ordini di consegna emessi a norma dei commi precedenti attribuiscono i diritti

indicati nel terzo comma dell'articolo 463; possono essere al portatore, all'ordine o

nominativi.

Agli ordini di consegna predetti si applicano, in quanto compatibili, le norme

sull'emissione e la circolazione della polizza di carico.

Art. 467 - Legittimazione del possessore dei titoli rappresentativi delle merci

Il possessore dell'originale trasferibile della polizza di carico o della polizza ricevuto

per l'imbarco ovvero di un ordine di consegna è legittimato per l'esercizio del diritto

menzionato nel titolo, in base alla presentazione del titolo stesso o a una serie

continua di girate ovvero per effetto dell'intestazione a suo favore, a seconda che il

titolo sia al portatore, all'ordine o nominativo.

Art. 468 - Norme applicabili

Ai contratti di utilizzazione delle navi addette alla navigazione interna si applicano le

norme di questo tipo, in quanto gli usi speciali non dispongano diversamente.

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